Nota anche come la “perla del Sannio”, Sant’Agata de’ Goti è il comune del beneventano famoso per il centro storico medievale particolarmente suggestivo. Adagiato su uno sperone di tufo, il paese si trova alle falde occidentali del Monte Taburno ed è un luogo intriso di storia e tradizioni, dove il tempo si è fermato. Chi arriva a Sant’Agata de’ Goti non può che rimanere affascinato dalla bellezza di questo borgo medievale rimasto paesaggisticamente intatto.
La storia della perla del Sannio inizia diversi secoli fa, quando il villaggio si chiamava Saticula ed era soggetto a occupazioni e distruzioni. Romani, Longobardi, Normanni, Svevi e Angioini: il borgo è custode delle tracce di quanti hanno segnato il suo passato, succedendosi nel tempo.
Solo nel VI secolo Saticula divenne Sant’Agata, in onore della santa, e successivamente Sant’Agata dei Goti perché per un lungo periodo il luogo è stato un feudo della famiglia francese De Goth. Ma quest’ultima è solo una delle varie teorie legate al nome del borgo.
Passeggiare per le vie di Sant’Agata de’ Goti significa posare lo sguardo sul passato, attraverso le antiche chiese e gli storici palazzi del centro, custodi di affreschi di rara bellezza e opere che sono patrimonio dell’umanità.
Un tour ideale potrebbe iniziare dalla sontuosa chiesa dell’Annunziata, caratterizzata dal portale marmoreo, il portone di legno e l’affresco che racconta il Giudizio Universale. Non molto distante si trova la romanica Chiesa di San Menna, mentre l’edificio di culto simbolo del borgo è la Cattedrale dell’Assunta, in piazza Sant’Alfonso.
Fondata su un tempio romano, la cattedrale è una struttura più volte ristrutturata, famosa per il lungo porticato a dodici colonne e le raffigurazioni di mostruosi animali e di volti umani. Da non perdere anche le chiese di Santa Maria di Costantinopoli, di Sant’Angelo in Munculanis e la chiesa di San Francesco. Non solo chiese: il centro storico di Sant’Agata de’ Goti è un meraviglioso intreccio di vicoli e viuzze, casette, vecchi negozi e antichi edifici.
Il borgo è un grande semicerchio che sembra aver imbrigliato il tempo, a tal punto da essere stato spesso scelto come set cinematografico. La bellezza di questo borgo risulta amplificata se ammirata dal Ponte sul Martorano, che offre un punto d’osservazione suggestivo al limite del fiabesco. Infine, una menzione speciale e doverosa va al Palazzo Ducale, antica dimora di diversi principi e casate nobiliari.
Costruito dai longobardi e restaurato dai normanni, l’imponente edificio Ducale si trova proprio di fronte alla chiesa di San Menna. Nel corso dei secoli il palazzo è stato modificato più volte e il susseguirsi dei gusti e delle mode delle varie epoche riecheggia o al suo interno.
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