Belgrado è uno di quei luoghi dove non si può far altro che sorprendersi. Bella, nascosta, particolare e vivace come poche città sanno esserlo. Per descrivere la capitale serba con una sola parola dovremmo dire ‘diversa’. Ma anche forte, orgogliosa, identitaria, nuova e divertente. Insomma, Belgrado è una vera scoperta che rapisce il cuore di qualsiasi turista.

Segnata da un passato doloroso che ancora si legge in ogni angolo della città, Belgrado è capace di ammaliare con le sue tradizioni, i suoi sapori, i suoi colori e la sua allegria. Una città fresca, non turistica nel modo tradizionale, animata di tanta vita e con una nightlife da fare invidia alle grandi capitali platinate. Belgrado è da scoprire, vivere, gustare e imparare. Già perché, per nulla alla portata di chiunque, si tratta di una città che esige comprensione.

Per raccontare di Belgrado e delle sue attrazioni imperdibili bisogna partire da parco Kalemegdan e dalla fortezza cittadina. Quest’ultima, costruita tra il II e il XVIII secolo a scopo difensivo, è a tutti gli effetti un museo a cielo aperto. È situata all’interno del parco più bello di Belgrado, dove si trovano anche lo Zoo, la Scala Grande, la Statua del Vincitore e il Padiglione della Musica. Da qui è possibile godere di una vista privilegiata sull’incontro tra il Danubio e la Sava, il suo affluente.

Quello di San Sava è uno dei templi ortodossi più grandi al mondo. Sorge sul luogo dove vennero bruciate le reliquie dell’Arcivescovo fondatore della chiesa ortodossa serba e per immaginare la sua imponenza basti pensare che la croce sopra la cupola tocca i 79 metri d’altezza.

A Belgrado un altro edificio sacro di rilevanza straordinaria è la chiesa di San Marco. Costruita al centro del Parco Tašmajdan, questa struttura in stile serbo-bizantino è caratterizzata dal colore rosso mattone delle sue pareti esterne e dal sarcofaco dell’Imperatore Dušan al suo interno.

Belgrado a primo acchito sembra poco attraente ma basta poco per accorgersi che di cose da vedere ne è piena! Dal romantico quartiere di Zemun, l’agglomerato di case basse adagiate sul punto in cui il Sava confluisce con il Danubio, si passa alla Casa dei Fiori. Quest’ultimo è il monumento funebre costruito sulla collina di Dedinje in onore di Tito. Oltre al mausoleo con la salma del presidente, c’è anche un museo interamente dedicato a lui.

Gli antichi edifici di Belgrado, o meglio quel che ne resta dopo le varie guerre, sono custoditi nel suo centro storico, il quartiere Stari Grad. Tra le strade del centro si trova la rinomata Ulica Knez Mihailova, protetta dallo Stato di Belgrado per la presenza di antichi e preziosi edifici che risalgono al 1870. La strada unisce il Parco Kalemegdan con Piazza della Repubblica, il cuore cittadino realizzato in occasione della liberazione dei serbi dal dominio turco nel 1867.

Una cosa che non tutti sanno della capitale serba è che l’orgoglio cittadino rivive soprattutto nei palazzi bombardati, le cui ferite sono ancora visibili. Così, una passeggiata a Belgrado è in realtà un percorso, molto duro, dove si impara a capire l’identità serba. Attraversando la sua storia dolorosa, si finisce per ritrovarsi nelle vie più allegre e mondane della città.

Ecco dunque Skadarlija, la via centrale più bohemien di Belgrado. Un tempo era la culla di poeti e artisti, oggi è uno dei principali punti di ritrovo della capitale. Qui, tra i tanti e meravigliosi murales sparsi, si trovano bar, locande e trattorie. Meravigliosa di giorno, Skadarlija dà il meglio di sé la sera. Musica dal vivo; atmosfera unica dei locali che si illuminano di una luce un po’ retro; piatti della cucina tipica e l’immancabile rakija, il liquore tipico serbo.

La vita notturna a Belgrado è un vero e proprio must! In pieno centro, sulla Sava, sul Danubio o ad Ada Ciganlija, la modaiola isola fluviale… Belgrado quanto a svago e divertimento non ha rivali. Nota anche come la “Barcellona dei Balcani”, questa città regala intrattenimento di qualità, fatto per lo più di musica dal vivo. Imperdibile è una serata con gli zingari che suonano le musiche tradizionali.
Lasciarsi ispirare da Sarajevo: cosa vedere nella capitale bosniaca