Possono essere serviti nella versione salata o in quella dolce, sono simili a ravioli di pasta con ripieni gustosi e sono le superstar della cucina polacca. Stiamo parlando dei pierogi, famose e goduriose tortine tradizionali della Polonia ma presenti in molte parti dell’Est europeo.
Come la stragrande maggioranza dei piatti delle tradizioni culinarie secolari, anche i pierogi hanno origini discusse e incerte. Secondo alcune leggende, infatti, i ravioli polacchi sono stati importati dalle spedizioni di Marco Polo in CIna. Altri invece ritengo che i pierogi siano arrivati in Polonia da San Giacinto di Polonia. A ogni modo, quello che è certo è che il piatto risale all’era medievale.
I pierogi facevano parte della quotidianità polacca già nel XII secolo: nelle versioni più ricche infatti erano servite sulle tavole di corte, mentri meno conditi facevano parte dei pasti del popolo. Oggi i ravioli a mezzaluna sono una presenza fissa nelle case dei polacchi durante le feste natalizie. Per lo più nella versione dolce, ma anche quella salata non è certa disdegnata.
La cucina polacca è storicamente semplice ma molto sostanziosa e i pierogi ne sono espressione perfetta. Le varietà salate dei tipici ravioli di pasta sono ripieni di carne, formaggi o verdure e sono servite con pancetta affumicata, lardo e cipolla saltata in padella. La variante dolce, invece, prevede un ripieno di frutta accompagnato da creme e salse pasticcere o da pangrattato rosolato nel burro, in questo caso si chiamano vareniki.
Cotti al vapore o fritti in padella, i pierogi sono molto diffusi anche in Russia, Ucraina e Bielorussia. Di fatto, si tratta di un tipico e delizioso street food anche se, soprattutto in Polonia, si trovano in tutti i ristoranti, oltre che nelle famose “pierogerie”, ovvero i take away tradizionali.
Vista la loro diffusione, esiste una gran varietà di ricette, ma, per quel che concerne la variante salata, la più classica è quella ripiena di patate e formaggio: si tratta in questo caso dei pierogi ruskie.
