Ci troviamo in Umbria a circa 20 chilometri da Foligno, nel borgo medievale di Rasiglia, una piccola frazione montana di soli 40 abitanti. Viene anche chiamata “la piccola Venezia dell’Umbria” per i numerosi ruscelli che attraversano il centro del paese e che, alternati a sentieri e ponti di legno, regalano uno scorcio fiabesco ricco di magia a tutti i visitatori che vi si imbattono.

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Rasiglia è un piccolo borgo con caratteristiche casette in pietra sparse qua e là, immerse tra le tipiche cascatelle d’acqua limpida che si gettano nei ruscelli. Gli edifici del paesello formano una struttura su più piani definita ‘ad anfiteatro’.


I corsi d’acqua sono alimentati da varie sorgenti: quella di Capovena (nella parte alta del paese), dove l’acqua sgorga da una roccia all’interno di una grotta (fino a qualche anno fa aperta ai visitatori, poi bollata come inaccessibile in seguito ad un grave incidente di un turista). La sorgente di Alzabove, ricca di acqua potabile, è particolarmente indicata per le persone che soffrono di ipertensione. Poi ci sono le sorgenti di Venarella, Le Vene, La Vena Pidocchiosa e, per finire, Le Vene di Campolungo. I ruscelli di Rasiglia confluiscono nella grande vasca “Peschiera”, per poi finire nel fiume Menotre.

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La storia di Rasiglia

I primi documenti che testimoniano l’esistenza di Rasiglia risalgono al tredicesimo secolo, si tratta di un borgo molto antico che in un primo momento doveva la sua fortuna, probabilmente, alla sua vicinanza alla ‘Via della Spina’, importante via commerciale tra la costa adriatica e Roma. Il piccolo borgo, forte delle ricchezze idriche del territorio, viene ricordato come ospitante una fiorente attività produttiva sia nel settore agricolo, artigianale e tessile.

Tra l’altro, gli opifici di Rasiglia, che sembrerebbero aver trattato negli anni di “boom economico” stoffe molto preziose, sono rimasti attivi nel borgo fino alla prima metà del novecento, per poi, dopo la seconda guerra mondiale, essersi trasferiti in città. 

Cosa vedere a Rasiglia

Una delle attrattive maggiori è sicuramente la passeggiata lungo i vicoli ed i sentieri tra i ruscelli, dove il silenzio fa da padrone ed il tempo è scandito soltanto dal dolce fruscio dell’acqua. Ma si possono ammirare anche le “aree comuni” di un tempo: un antico mulino ristrutturato (dove adesso è stata aperta una bottega), il lavatoio del paese completamente rimesso in sesto e anche un antico telaio utilizzato per tessere i filati. Nella parte più alta del paese, invece, percorrendo un sentiero un po’ più “impegnativo”, si può raggiungere il Castello di Rasiglia, o meglio, ciò che resta di quella che prima era la residenza dei Trinci di Foligno.

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Curiosità

A Rasiglia, ogni anno, gli abitanti del posto danno vita a due manifestazioni tradizionali assolutamente da non perdere: “Penelope a Rasiglia”, nel mese di giugno, che come dice il nome, rifacendosi alla tela della moglie di Ulisse, è una rievocazione dell’antica attività della tessitura; e il “Rasiglia Paese Presepe”, che si svolge nel periodo natalizio, in cui il borgo si anima con un presepe vivente che catapulta indietro nel tempo: gli abitanti del posto indossano magnifici costumi d’epoca e aprono ai turisti le porte delle loro case, che diventano scene di una tradizione cristiana in un contesto davvero unico. 

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