C’è un luogo nel comune di Cisterna di Latina, adagiato sul confine tra Norma e Sermoneta, che potrebbe tranquillamente essere uscito da una favola. Un posto magico, di rara bellezza, dove è possibile riposare la mente e accarezzare anima e cuore. Si tratta del giardino di Ninfa, il monumento naturale iniziato da Gelasio Caetani nel 1921 sul luogo in cui sorgeva la scomparsa cittadina medioevale di Ninfa.

giardino di ninfa cisterna di latina

Realizzato nello stile tipico all’inglese, contiene meravigliose rovine, alcune delle quali restaurate in fase di costruzione del giardino, e il suo nome deriva da un tempio di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi situato su un isolotto del piccolo lago. Una delle caratteristiche più belle del giardino è proprio la presenza di molti corsi d’acqua che lo percorrono: una molteplicità di ruscelli e il fiume Ninfa.


giardino di ninfa cisterna di latina

La scomparsa cittadina di Ninfa nel corso dei secoli è stata distrutta e ricostruita più volte ed è nota la sua storia turbolenta, sempre al centro delle contese tra potenti casate. Per lunghi anni i Borgia e i Caetani si sono litigati la bella Ninfa che, alla fine dell’Ottocento, è tornata di proprietà degli ultimi. Durante i primi anni del ‘900 Gelasio Caetani potè bonificare i terreni, restaurando alcuni ruderi per farne una residenza estiva, come il palazzo baronale. In questa fase iniziarono anche i lavori di costruzione del giardino che oggi, con oltre 1000 specie vegetali, è un vero e proprio eden.

giardino di ninfa cisterna di latina

Dai meli ornamentali agli aceri giapponesi, dai ciliegi all’agrifoglio, dalle magnolie alle rose, dalle ortensie ai bambù: il giardino voluto e venerato da Marguerite Chapin e da sua figlia Lelia è un’esplosione di bellezza naturale.
Purezza è probabilmente la parola che meglio rappresenta il giardino di Ninfa, la sua elegante calma, la trasparenza dei ruscelli, la quiete della natura rigogliosa.

Qui menti del livello di Virginia Woolf, Capote e D’Annunzio hanno trovato ispirazione e nutrito gli animi. Un luogo dove l’amore trasmesso da chi l’ha voluto e forse un pizzico di magia tengono ben saldo un equilibrio che difficilmente saprebbe sfidare la brutalità dei ritmi moderni.

Dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio il giardino è gestito dalla fondazione Roffredo Caetani, che ne preserva intatte le caratteristiche. In alcuni periodi dell’anno è possibile visitare quello che il Times ha definito “il giardino più bello del mondo” : l’accesso è regolato da guide che accompagnano la passeggiata di circa un’ora, al termine della quale si può visitare l’hortus conclusus, un giardinetto all’italiana risalente al XVII secolo, dall’impianto regolare, caratterizzato da un agrumeto e vasche con cigni.

La gita all’interno di questo piccolo gioiello incantato sa entusiasmare tanto i grandi quanto i piccini che, certamente, sapranno spingere i loro occhi al di là dell’immediato, rintracciando in ogni angolo del giardino i personaggi delle loro fiabe preferite.

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