Medellín è conosciuta come la città dell’Eterna Primavera ma nell’immaginario comune la capitale della regione di Antioquia è ancora lo sfondo dei traffici di Pablo Escobar e del suo potente cartello. Siamo nel Nord della Colombia, nella Valle d’Aburrá, e Medellín è il comune incastonato tra le due Cordigliere andine, Occidentale e Orientale. Paesaggio, storia e tradizioni di questa regione hanno un valore inestimabile per l’umanità, ma decenni di buio e violenze inaudite l’hanno tagliata fuori dagli itinerari turistici.
Intrisa di droga e paura, Medellín per anni è stata una città off-limits, da evitare assolutamente. Oggi invece, grazie all’immenso sforzo amministrativo, che a partire dal 2002 ha avviato la riqualificazione della città facendo leva su un mix di pianificazione urbanistica, sistema di trasporti all’avanguardia e forte impulso alla cultura, la città della primavera non solo è rinata ma è annoverata tra le città più dinamiche e innovative del Pianeta.
Ricca di arte e cultura, l’offerta turistica di Medellín è davvero notevole, basti pensare alla meraviglia paesaggistica che si può godere dai Metro-cable, l’efficiente sistema di cabinovie ideato per collegare i quartieri più poveri, i 16 Comunas abbarbicati sulla collina, con la downtown, il nucleo più vecchio della città.
Si tratta di un sistema integrato di metro, scale mobili e cabinovie che, oltre a dimezzare i tempi di percorrenza, regalano una vista mozzafiato della città dai barrios periferici. Questi ultimi, ormai riqualificati, sono una sorta di musei a cielo aperto, con opere di street art che raccontano la loro storia. Grazie alla rete del Metro-cable si gode della vista della città dall’alto e si può ammirare il Cerro Nutibara, la collina che ospita il Parco delle Sculture con una decina di opere permanenti realizzate da artisti colombiani e internazionali, l’Auditorium Carlos Vieco e il Pueblito Paisa, la ricostruzione di una tradizionale cittadina colombiana.
Se la vista di Medellín dall’alto è un’esperienza imperdibile, il caos e i colori della downtown regalano ai visitatori la vera essenza di questa terra. Amanti dell’arte (e non) vengono travolti dallo stupore una volta raggiunta Plaza Botero, dove si trovano 23 sculture dell’artista a cui Medellín ha dato i natali.
Altre opere donate da Botero alla città sono conservate nel Museo di Antioquia. Non solo parchi, biblioteche e espressioni artistiche di alto livello, Medellín è anche animata da localini, ristoranti tipici e club. La Zona Rosa di el Poblado è il centro nevralgico della nightlife nonché il quartiere benestante e moderno della città.
L’evento più famoso di Medellín è indubbiamente la Feria de los Flores, la festa dei fiori, evento socialmente importante per i colombiani di Antioquia che ad agosto celebrano i valori della “cultura silletera” e le famose composizioni floreali su sedie. Dimenticato l’oblio in cui è stata relegata per decenni, Medellín è ormai tranquilla e per lo più sicura. La città, però, non deve essere presa sottogamba perché i segni del vecchio modo di vivere e arrangiarsi in un contesto di violenza e illegalità a volte riemergono in scippi o raggiri ai danni di turisti troppo rilassati.
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