L’arcipelago sardo della Maddalena si compone di oltre quaranta isole e si tratta per lo più di scogli più o meno grandi e disabitati. Di queste terre adagiate sul mare, sette sono le isole maggiori. La Maddalena è la più grande isola dell’arcipelago, poi Caprera, nota anche perché lì trascorse fino alla morte il suo esilio volontario Giuseppe Garibaldi. E Santo Stefano, Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria.

Queste isole sono ciò che resta di un lembo di terra che, nelle età preglaciali, univa la Sardegna alla Corsica. Oggi ciò che separa le due regioni è lo stretto di mare noto come Bocche di Bonifacio.


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Cala dello Spalmatore, La Maddalena

L’origine del nome dell’arcipelago della Maddalena, come dell’isola maggiore, è incerto. Seppure non vi sia traccia storica di un passaggio della Maddalena dei vangeli sull’isola, gli abitanti da sempre si tramandano la leggenda di un culto antico della “santa”, tanto che si è sempre creduto che la prima chiesa costruita su questi scogli fosse intitolata proprio S. Maria Maddalena, che sull’isola viene festeggiata ogni anno il 22 luglio, con una meravigliosa festa in mare.

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Budelli

In questo giorno la Santa viene porta in processione su una barca seguita dalle altre imbarcazioni dell’isola e il tutto si conclude a notte fonda con un suggestivo spettacolo di fuochi pirotecnici. Non si può dimenticare che La Maddalena si fa vanto di aver tenuto testa a Napoleone Bonaparte che tentò di invaderla nel 1793, rimanendo sconfitto. Questo orgoglio sardo fa il paio con l’altrettanto prestigioso fregio dell’isola di Caprera, sorella minore, di essere stata il luogo scelto da Garibaldi per ritirarsi in esilio.

La Maddalena è un luogo silenzioso e raffinato, con i suoi palazzi settecenteschi dai colori pastello che brillano nel cielo di un blu cobalto in cui l’isola è immersa. La vera attrazione, quella che rende unico questo microcosmo, è il suo mare, di un azzurro intenso quasi psichedelico, con le sue calette nascoste che sembrano sempre nascondere il tesoro di pirati che qui hanno trovato rifugio.

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Tra queste, quelle che sicuramente non si possono perdere per chi visita l’isola della Maddalena c’è Cala Francese, che si trova nella parte meridionale dell’isola ed è sicuramente una delle più belle. Una curiosità di questo luogo è la vicinanza con una cava, appunto cava Francese, da cui sono stati estratti i basamenti per fabbricare la Statua della Libertà.

Non da meno per suggestione è Cala dello Spalmatore, un dardo blu che colpisce lo sguardo e rapisce l’anima di chi ha la fortuna di visitarla nel nord-est dell’isola.

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Cala Coticcio, Caprera

Andando a zonzo per l’arcipelago si ‘rischia’ di essere rapiti dalla bellezza caraibica del mare e delle spiagge delle isole sorellastre come Caprera, con la impervia Cala Coticcio, situata nella parte orientale dell’isola e raggiungibile solo attraversando un impervio sentiero a piedi (qui la fatica sarà superata dallo stupore di un mare che è stato definito la Tahiti sarda).

O, ancora, la spiaggia bianca del Relitto, e la meraviglia continua nella famosa e unica spiaggia rosa di Budelli. E questi sono solo alcuni dei sogni a occhi aperti offerti dall’arcipelago della Maddalena, non certo a caso parco nazionale con tutte le tutele possibili.

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