Alessandria d’Egitto culla di pensatori, crocevia di culture, città leggendaria dal grande fermento, primo vero esempio di cosmopolitismo. Alessandria, cinque razze, cinque lingue e una dozzina di religioni, come disse Lawrence Durrell. Alessandria la magnifica. Oggi questa città è tra le mete meno turistiche dell’Egitto, dimenticata, lasciata indietro rispetto a richiami più mondani e facilmente fruibili. Alessandria richiede impegno, pretende tempo e consapevolezza. Ha attraversato secoli, storia e storie, è stata testimone silenziosa dei passaggi fondamentali dell’umanità.

Ad Alessandria d’Egitto l’epoca antica, greco-romana, copta e islamica, respirano ancora nel patrimonio artistico e culturale che si è mischiato al modernismo e alla vivacità delle epoche successive. Affacciata sul mare, Alessandria è il volto di un Egitto più simile a noi, grazie anche ai palazzi di stampo europeo, i ristoranti, i caffè e il bel lungomare brulicante di giovani. Percorrere la città vuol dire attraversare periodi storici, a volte senza soluzione di continuità. L’area del centro storico corrisponde anche a quella della città antica voluta da Alessandro Magno nel 332 a.C., ed è delimitato a nord dai due porti, Porto Grande e Eunosto, e a sud dal Canale Mahmudya.

La Corniche è la famosa passeggiata lungomare dove si trovano i il Cecil Hotel, il caffè Trianon, il Cinema Metro e il Cinema Amir. Questi sono i palazzi dell’Alessandia del ‘900, edifici che ricordano il vigore del cosmopolitismo degli anni ‘20 e ‘30 e di cui Piazza Saad Zaghloul, a metà della Corniche, ne è il simbolo. Dal lungomare balza agli occhi fin da lontano Fort Quaitbey, all’estremità orientale della baia, oggi sede del Museo navale. Il forte occupa esattamente il punto in cui sorgeva il famoso Faro, una delle Sette meraviglie del mondo antico che, alto 120 metri, fu inaugurato nel 279 a. C. da Tolomeo II.

Nella zona orientale della Corniche si trova la Biblioteca Alexandrina, la più grande e aggiornata del mondo arabo, edificata per richiamare la grandezza dell’illustre precedente. La sua forma sta a rappresentare un secondo sole che sorge dal mare e presenta numerosi pittogrammi, geroglifici e lettere di tutti gli alfabeti conosciuti. Questo per evocare le diversità della conoscenza racchiusa nell’antica biblioteca che sommava in sé tutto il sapere del mondo antico ed era il centro della cultura scientifica, filosofica ed artistica.

Dalla Corniche si accede direttamente a una delle vie più importanti di Alessandria, Sharia An-Nabi Daniel e da qui si arriva anche all’Anfiteatro Romano di Kom El-Dikka, monumento tra i più storici della città. Lungo il viale si trovano alcuni interessanti luoghi di culto, tra cui la sinagoga e le maggiori moschee di Alessandria. Il mercato turco di Anfushi, zona molto povera e poco turistica, è considerato tra i più autentici in assoluto.
In questo quartiere è possibile visitare la necropoli di Anfushi, risalente al III secolo a.C. Nel cuore della città, inoltre, si trova il museo greco-romano, dove sono conservati circa 40mila manufatti, mentre nel quartiere di Karmous si possono visitare due dei monumenti più importanti dell’antica Alessandria: quel che resta del Serapeo con la famosa colonna di Pompeo e le catacombe di Kom el-Shoqafa.
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