Per molti ha vinto la lobby delle compagnie aeree, portando la commissione europea a non imporre l’obbligo del sedile vuoto. Viene meno, quindi, la principale misura che era stata impotizzata alla base della rirpesa del traffico aereo dopo la lunga pausa nei cieli imposta dallo stop dei voli e dalla chiusura delle frontiere. L’idea era quella di assicurare un minimo di distanziamento anche a bordo degli aeromobili che, però, è stata considerata inutile dai rappresentanti dei vettori aerei.
Le nuove linee guida imposte dall’organo dell’Unione europea, però, ha confermato le altre indiscrezioni: obbligo di mascherina sia a bordo degli aerei che negli aeroporti. Inoltre, le compagnie aeree dovranno predisporre procedure affinché check in, imbarco e ritiro bagagli avvengano senza code. Al personale de vettori spetterà anche la sanificazione dei terminal nonché la misurazione della temperatura dei passeggeri.
Ma c’è un’altra previsione che tocca altrettanto da vicino i passeggeri, o meglio, quelli mancati. Il documento di Bruxelles prevede la possibile apertura di contenziosi, da parte della Commissione europea, verso gli Stati membri che hanno dichiarato illegittimo il diritto dei consumatori al rimborso in denaro in caso di cancellazione dei voli dovuta alla pandemia.
Al riguardo, le parole del commissario Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, sono piuttosto efficaci: “Il punto di partenza è che i viaggiatori europei hanno tutto il diritto di chiedere rimborsi sotto forma di denaro, e non solo attraverso il sistema dei voucher”.
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