Pitigliano, tra i borghi più belli d’Italia. Cosa vedere nella ‘Piccola Gerusalemme’

Nel sud della Maremma Toscana, a metà strada tra Grosseto e Viterbo,  nell’Area del Tufo, c’è uno dei Borghi più belli d’Italia: Pitigliano. Si tratta di un gioiello di arte e cultura, il cui centro storico è pervaso di un passato ricco di storia. Soprannominato anche Piccola Gerusalemme, perché dal XVI secolo ospitò una grande comunità ebraica, Pitigliano è una tappa imperdibile durante un viaggio in Toscana.

Il paese, arroccato su una rupe di tufo, si erge sulle valli dei torrenti Lente, Meleta e Prochino. La roccia tufacea su cui si poggia l’abitato si fonde con le abitazioni più antiche regalando un paesaggio unico nel suo genere. Il panorama godibile dal belvedere di fronte al Santuario della Madonna delle Grazie, appena fuori Pitigliano, è un’esperienza mozzafiato.

Ingresso al Quartiere ebraico

La storia di Pitigliano ha inizio in epoca antichissima. la zona era abitata già nel Neolitico ma la storia vera e propria della cittadina iniziò con l’arrivo degli Etruschi, che realizzarono le famose Vie Cave, antichissime vie di comunicazione scavate a mano nella roccia tufacea e utilizzate come via di comunicazione e difesa.

Acquedotto mediceo

Arrivando a Pitigliano subito si viene rapiti dal fascino del suo acquedotto mediceo, costruito tra il 1636 e il 1639, formato da due archi enormi e tredici più piccoli. La visita del borgo inizia varcando l’antica porta che si schiude su piazza Petruccioli. Da qui si accede ad una serie di vicoli, scalinate e affacci che si aprono a strapiombo sulla rupe sottostante. 

Palazzo Orsini è forse l’attrazione principale di Pitigliano. Originariamente appartenuto ai Conti Aldobrandeschi e dal 1313 alla famiglia Orsini, il palazzo ospita al suo interno il Museo archeologico, il Museo di Palazzo Orsini, l’Archivio diocesano e la Biblioteca. Nel suo cortile c’è un pozzo monumentale di forma esagonale decorato con bassorilievi raffiguranti gli stemmi della famiglia.

Palazzo Orsini, cortile interno

Poco distante da Palazzo Orsini si trova la cinquecentesca Fontana delle Sette Cannelle; oggi le cannelle sono cinque, tutte decorate con figure animali di epoche e stili diversi. Il tour di Pitigliano deve includere la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo che si trova in piazza Gregorio VII e la chiesa di Santa Maria e San Rocco in stile romanico di origini duecentesche. 

Cattedrale

Non si può lasciare Pitigliano senza aver visitato il Quartiere Ebraico. La Sinagoga  di Vicolo Manin, fondata nel 1598, può essere visitata e sorprende per il soffitto ornato con scritte bibliche e epigrafi. Nella parte inferiore del tempio si trova il locale per il bagno rituale e, scavati nella roccia, la macelleria Kasher, il forno delle azzime, la cantina Kasher e la tintoria.

Antico ghetto, vicolo scavato nella roccia

Da non perdere a Pitigliano sono anche la visita al Museo Archeologico all’Aperto Alberto Manzi e la passeggiata sulla passerella panoramica che collega Via Santa Chiara con Piazza della Repubblica. Si tratta di un percorso turistico di 400 metri che costeggia il masso tufaceo e offre un panorama sulle vallate sottostanti.

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Georgia Lovera: