Mont Saint-Michel, ne vale sempre la pena. Storia e leggenda

Francia, è facilissimo portare alla testa l’immagine della Torre Eiffel o della Reggia di Versailles. Ma c’è un altro must, quel luogo altrettanto affascinante nella regione della Bassa Normandia, al confine con la Bretagna, lungo la costa settentrionale della Francia, che è Mont Saint-Michel. 

Victor Hugo lo ha definito “una piramide sul mare” e che spesso è stato anche ribattezzato “la Meraviglia dell’Occidente”. La sua unicità lo ha premiato con il riconoscimento nel 1979, da parte dell’Unesco, di uno dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Un valore aggiunto che ha probabilmente stimolato un interesse sempre maggiore per questo luogo così incantato, tanto da richiedere dei lavori di ripristino del carattere marino del sito durati circa dieci anni, senza i quali nel 2040 Mont Saint-Michel si sarebbe completamente insabbiato e sarebbe stato circondato dai prés salés (prati salmastri). 

Mont Saint-Michel è un isolotto tidale, cioè una piccola isola rocciosa collegata al resto del paese tramite una striscia di sabbia che scompare e riemerge a seconda della marea. È accessibile tramite un ponte-passerella costruito durante i lavori di ripristino e perfettamente inserito nel contesto naturale del Mont.

Dotato inoltre di tutti i sistemi di sicurezza (i suoi piloni hanno un nucleo di acciaio e sono rivestiti di cemento anticorrosione, quindi niente paura), consente anche il traffico delle navette che trasportano gratuitamente i visitatori dal parcheggio esterno fino all’isolotto. Anche se passeggiare lentamente lungo il ponte e gustarsi l’ambientazione surreale di questo luogo non ha prezzo.

Mont Saint-Michel ospita una delle abbazie più belle del mondo che è una meta di pellegrinaggio molto nota soprattutto per la toccante leggenda sulle sue origini che conquista il cuore di chiunque la ascolti. La storia narra che nel 709 l’arcangelo Michele comparve tre volte in sogno al vescovo di Avranches, Sant’Oberto, chiedendogli di costruire una chiesa sulla roccia dedicata a lui stesso. Il vescovo ignorò la richiesta per due volte, al punto che San Michele, amareggiato, incise un foro nel cranio toccandolo solo con un dito, lasciandolo comunque in vita.

Il gesto estermo di San Michele convinse il vescovo che ordinò subito la costruzione di un santuario in suo onore (e da cui prende il nome l’isola). Una caratteristica curiosa (e inquietante) è che il cranio forato del vescovo è ancora oggi conservato nella cattedrale di Avranches. 

Al di là dell’imponente abbazia, Mont Saint-Michel è famoso anche per gli straordinari fenomeni naturali che interessano la baia circostante: quello delle maree, a cui è possibile assistere tutti i giorni, e quello delle sabbie mobili. Nei giorni delle grandi maree, Mont Saint-Michel viene completamente circondato dall’acqua in piena e diventa un’isola vera e propria. Uno spettacolo unico e senza prezzo che merita di essere ammirato almeno una volta nella vita.

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