Siamo ad Andenes, Isole Lofoten. Norvegia del Nord. Saliamo su un piccolo battello, ma che riserva grandissime sorprese. Si parte con la speranza di avvistare qualche balena nel tortuoso mare di Norvegia.
Questi giganti dell’oceano approdano ogni anno sulle coste della Norvegia per il piacere di milioni di spettatori che arrivano per godersi lo spettacolo. Nel villaggio di Andenes sono tantissime le società che organizzano i “Whale Safari”, escursioni in battello per avvistare le balene. L’intera escursione ha una durata di 2-4 ore circa, che però può variare a seconda di quanto tempo sia necessario per riuscire a vedere i cetacei. Il più delle volte capita di incontrare balene molto timide a cui piace gustarsi, di nascosto, centinaia di spettatori che scalpitano nell’attesa.
Prima di iniziare il tour, la guida fa in genere una piccola lezione introduttiva spiegando quali sono gli animali che è possibile incontrare durante l’escursione. Se siete fortunati, potreste avvistare anche delfini, balenottere, megatteri ed orche, ma l’esemplare più comune da vedere è il capodoglio, lungo tra i 15 e i 20 metri, per via del suo comportamento particolare: per respirare riemerge in superficie, dove rimane per circa 5-10 minuti. Questo permette ai battelli di avvicinarsi al cetaceo ed assistere al caratteristico “tuffo” in mare.
Prima della partenza, lo staff a bordo fornisce in genere tute termiche ed impermeabili per resistere alle rigide folate di vento tipiche del mare di Norvegia. Il periodo migliore per un safari in piena Norvegia del Nord è sicuramente la stagione estiva, che però da quelle parti significa temperatura massima di 14-15 gradi centigradi, ma zero precipitazioni. Ovviamente, le previsioni e le condizioni del tempo sono continuamente monitorate, non è strano infatti che un’uscita in mare possa essere rimandata in caso di forti venti o precipitazioni.
Il capitano accende i motori e ruota il timone verso le balene, costruendo una rotta in base ai canti che i cetacei emettono sott’acqua, in termini tecnici i ”biosonar” delle balene. Ad accompagnare la fantastica esperienza ci sono gli immancabili e magnifici panorami delle Isole Lofoten. Una volta a largo della costa, è possibile imbattersi i primi avvistamenti: quando nei binocoli notano uno sbuffo o un dorso nero e lucido, le guide comunicano ai passeggeri in che direzione guardare per vedere le balene.
Inoltrandosi in mare aperto verso ovest si incontrano spesso le forti correnti dell’Oceano Atlantico in grado di mettere a dura prova anche gli stomaci più tenaci. Quello che può sembrare un mare tranquillo e panoramico può diventare tutto a un tratto un oceano in burrasca. La piccola e accogliente sala del battello (dove in genere servono bibite e soprattutto tè caldo) può diventare improvvisamente un’infermeria con sacchetti di emergenza.
Il mal di mare va messo in conto, soprattutto se non si è abituati a questo tipo di esperienze. Il freddo, il vento e lo stomaco su di giri sono il prezzo da pagare per gustarsi questi meravigliosi esemplari in una cornice mozzafiato. Un’esperienza che, nonostante la difficoltà, vale sicuramente la pena.
Isla Sa Ferradura, in affitto l’isolotto privato di Ibiza. Da 200mila euro a settimana